Categoria: Concorrenza

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Chi di self-preferencing ferisce, di self-preferencing perisce: così l’AGCM ha condannato Amazon per abuso di posizione dominante

ABSTRACT: Non puoi spingerti oltre. È questo il monito che reca con sé la decisione di 250 pagine con cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (in seguito, AGCM) ha sanzionato Amazon per abuso di posizione dominante, condannandola a pagare oltre 1 miliardo di euro (1.128.596.156,33, per essere precisi).
L’AGCM ha ritenuto che la posizione di dominanza guadagnata nel mercato dell’e-commerce sia stata strategicamente utilizzata dall’ecosistema digitale per favorire illecitamente il proprio servizio di gestione, spedizione e consegna della merce (denominato «Logistica di Amazon» o «Fulfillment by Amazon») nonché limitare la libertà di scelta dei venditori terzi su Amazon.it rispetto alla possibilità di scegliere operatori di logistica esterni alla società. Si è trattato, dunque, di self-preferencing, o per meglio dirla all’italiana, di trattamento preferenziale.

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Le prime polpette avvelenate del PNRR. Verso la definitiva privatizzazione del servizio idrico?

Il disegno di legge annuale sulla concorrenza punta a favorire la concessione a privati dei servizi locali (inclusa l’acqua) su quella pubblica. Questa scelta è in contrasto con il referendum del 2011 e con l’orientamento espresso da un terzo dei deputati (i 205 firmatari del progetto di legge Daga) a inizio legislatura. L’avere incluso questa scelta nel PNRR sembra, però, legare le mani al Parlamento. Vi sono vie di uscita?

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La contesa del pallone: a proposito di Superlega europea, UEFA e libera concorrenza

di Carlo Alberto Ciaralli ABSTRACT: Il 19 aprile 2021, dodici fra le più importanti società calcistiche europee hanno tentato di dare vita ad una nuova competizione internazionale per club, svincolata dall’egida dell’UEFA: la Superlega. Il tema del monopolio UEFA nell’organizzazione delle competizioni calcistiche continentali e lo...

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Platform Economy: sei proposte di legge antitrust per fermare lo strapotere dei Big Tech

Il Congresso degli Stati Uniti passa dagli annunci ai fatti e presenta sei disegni di legge antitrust destinati a stravolgere il modello di business dei giganti del digitale ed a ridisegnare i tratti distintivi dell’economia di piattaforma. L’intenzione dei Legislatori d’oltreoceano, patria della prima legge antitrust della storia (Sherman Antitrust Act 1890), è chiara: se non possiamo regolarne il crescente e consolidato potere di mercato, non ci resta che procedere allo loro scorporo.

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